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Perché tutti i brand automotive stanno facendo rebranding?

18 febbraio 2022
4 minuti

Un passo indietro, per farne due avanti. I più importanti Marchi del mondo delle quattroruote negli ultimi anni hanno presentato uno dopo l’altro nuovi loghi, attingendo da elementi visivi che hanno fatto la storia delle loro aziende per essere pronti alle sfide che li aspettano nel futuro. La ragione? Scopriamola insieme.

Negli ultimi mesi alcune fra le più famose aziende automotive hanno presentato rebranding importanti. La certificazione del fermento di un settore in grande trasformazione alle prese con un cambiamento radicale. Perché, lo sappiamo bene, quando un’azienda deve impegnarsi in un riposizionamento sul mercato non può che partire dal suo logo, il simbolo di una identità da ricostruire e rimodulare.

Quando un’azienda deve impegnarsi in un riposizionamento sul mercato non può che partire dal suo logo.

Sono tanti i temi che s’intrecciano dentro questo mercato: transizione elettrica, guida autonoma, nuove priorità dei clienti, rinnovate esigenze comunicative. Stravolgimenti che rendono interessante prestare attenzione agli aspetti legati al marketing. Il motivo? Possono essere d’ispirazione per le realtà che stanno nascendo o che stanno cercando una nuova collocazione nel mercato.

Peugeot rafforza il legame con la sua storia

Historia magistra vitae, la storia è maestra di vita. Non è un caso che questa frase fosse presente nel De oratore di Cicerone. Un insegnamento che sembra ancora valido. La prova? Molte delle aziende automotive che hanno realizzato un rebranding negli ultimi due anni hanno recuperato alcuni elementi identificativi della loro tradizione.

Il caso più interessante da questo punto di vista è Peugeot, che per rinnovare la propria brand identity ha scelto d’ispirarsi al logo che fu introdotto nel 1960, mandando in pensione l’icona del leone in piedi dopo quarantacinque anni di onorato servizio.

Due gli obiettivi della casa francese: posizionare il marchio nel segmento generalista di fascia alta e incarnare al meglio quella “innovazione radicale” citata da Linda Jackson, CEO dell’azienda, al momento della presentazione del logo.

Kia cambia identità

C’è una casa automobilistica che in seguito al proprio rebranding sta conquistando il mercato Europeo con una crescita che ha superato il 22%, passata da una quota del 3,5% del 2020 al 4,3% del 2021. Parliamo di Kia, che all’impegno nel lancio di undici nuovi modelli elettrificati entro il 2025 ha affiancato una immagine completamente rinnovata.

Il vecchio logo ovale è stato rimpiazzato da un nuovo visual con l’obiettivo di ricercare simmetria e ritmo. Non solo. Anche il vecchio claim The power to surprise è andato in pensione, sostituito dallo slogan Movement that inspires.

Un esempio di come una nuova strategia industriale imponga necessariamente anche un ripensamento complessivo della propria comunicazione. I due aspetti si sostengono vicendevolmente, per restituire ai consumatori una dimensione di coerenza indispensabile per essere appetibili sul mercato.

BMW mette le persone al centro

È un marchio storico come BMW, con più di cento anni di storia alle spalle, a insegnarci come una rinnovata relazione con i propri clienti passi anche attraverso una operazione di rebranding. Il nuovo logo della celebre casa tedesca ha stupito molti per una rimodulazione decisa, la più significativa da quando nel 1917 fu introdotto. Obiettivo primario: esplicitare l’identità di un brand che ha scelto di porre il cliente al centro di tutte le sue attività. Citando Jens Thiemer, Vicepresidente senior: “BMW sta diventando un marchio di relazione. Il nuovo logo di comunicazione è sinonimo di apertura e chiarezza”.

Questa scelta ha significato per i designer pensare a un novo logotipo, una versione trasparente in cui domina il bianco e sparisce il nero. Una scelta questa in linea con quella di altre aziende del mondo automotive che nei loro rebranding sono andate alla ricerca di un’estetica moderna, minimalista e bidimensionale. Tutte nella stessa direzione quindi, come mai?

Ritorna il flat design

Molte delle case automobilistiche stanno affrontando la transizione che le riguarda rendendo i loro loghi sempre più puliti e flat. Le ragioni sono multiple, ma vanno innanzitutto ricercate nelle nuove esigenze di comunicazione che impongono coerenza con il mondo digitale. Sono moltissimi i brand che hanno abbandonato la tridimensionalità che tanto era stata di moda negli anni ’90 per tornare a una bidimensionalità che consente maggiori possibilità di utilizzo.

Nuove esigenze di comunicazione impongono coerenza con il mondo digitale.

Fra le altre aziende automotive che hanno optato per questa soluzione troviamo Volkswagen, Nissan, Volvo e Toyota. Tutte e quattro, seppur in modo diverso, hanno optato tutte per soluzioni poliedriche e adattabili a qualsiasi esigenza.

Qual è quindi il succo del discorso?

Come è successo ai grandi brand automotive, comunicare il cambiamento a partire dal proprio logo è fondamentale per mantenere coerenza rispetto al proprio posizionamento sul mercato e credibilità nei confronti delle persone che guardano al nostro marchio.

Se anche tu vuoi iniziare un percorso di rebranding noi di amarena siamo a disposizione per aiutarti a restituire l’essenza della tua visual identity.


Image credits ©Kia ©BMW

ROBI E RENA
amarena team
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